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Sviluppiamo corsi, pubblicazioni e newsletter, diretti a Cittadini, Imprese ed Enti pubblici, per spiegare la transizione ecologica, ed offrire ai Professionisti strumenti di conoscenza per adeguarsi al nuovo modello economico

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Realizziamo attività di formazione in-house per imprese sulla gestione degli aspetti ambientali in Azienda (rifiuti, emissioni, scarichi, procedure autorizzative, ecc.), e sugli adempimenti documentali necessari e correlati. Realizziamo attività di auditing aziendale (es.: linee guida per la gestione dei rifiuti in azienda, sistemi di gestione ambientale EMAS, ecc… ).

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Una ampia gamma di pubblicazioni dedicate al mondo ambientale, dei rifiuti e dell'energia!

Il Testo Unico Ambientale – I chiarimenti sugli istituti della Parte IV relativa ai rifiuti

Dopo circa un anno e mezzo dal recepimento del Circular Economy Package, avvenuto con il D.Lgs. . 116 del 3 Settembre 2020 ed altri Decreti, viene sensibilmente modificata la Parte IV del Testo Unico Ambientale (D.Lgs. n. 152/2006, che costituisce, tanto per intenderci, la normativa primaria sui principali temi ambientali), dedicata alla gestione dei rifiuti e alla bonifica dei siti inquinati.

La gestione dei rifiuti per Aziende, Cittadini, Enti pubblici

“La gestione dei rifiuti per Aziende, Cittadini, Enti pubblici” rappresenta il secondo volume della collana dal titolo ”L’Economia circolare dispiegata”, e costituisce, senza dubbio, uno dei titoli più significativi di essa, in quanto non rappresenta solamente l’occasione per illustrare le modalità alle quali oggi i rifiuti devono essere gestiti dagli operatori, utilizzando come stella polare il quadro normativo vigente, ma anche il pretesto per mostrare le caratteristiche del modello di economia circolare per eccellenza, ed anche quello più famoso e sviluppato nel nostro Paese. Sotto questo profilo, economia circolare fa rima con recupero dei rifiuti come materia prima seconda, e sua successiva reintroduzione all’interno di cicli produttivi.

Le procedure autorizzative ambientali – Cosa cambia dopo il “Semplificazioni Bis” (DL n. 77/2021): IIa Edizione

Le “Procedure Ambientali” costituisce il primo volume della nuova collana dal titolo “L’Economia circolare dispiegata”, il visibile filo rosso che lega assieme le diverse monografie che la compongono, ciascuna delle quali è stata sviluppata con l’obiettivo di evidenziare i principi cui dovrebbero essere ispirati i modi di operare di cittadini, imprese, e pubbliche amministrazioni chiamati ad implementarli, i quali possono rendere, se correttamente attuati, “circolare” il nostro sistema economico.

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Uni: rilasciata una nuova norma sull’ecodesign

Con il rilascio della norma UNI EN ISO 14009, vengono rilasciate da UNI linee guida che contengono indicazioni relative alla c.d. “progettazione eco-sostenibile” dei beni, dirette alle imprese produttrici di prodotto, ed in grado di contemplare l’intero ciclo di vita dei prodotti, dall’estrazione delle materie prime al fine vita.

Che cos’è l’UNI

Si tratta dell’”Ente Italiano di Normazione”, ovvero di quella organizzazione che, a livello nazionale, si occupa di sviluppare, approvare e promuovere le norme tecniche in Italia.

Ad esempio, Esso definise standard e norme per settore edile, meccanico, sicurezza, ecc… , con l’obiettivo di migliorare la qualità, la sicurezza e l’efficienza dei prodotti e servizi italiani.

Si precisa che le norme prodotte sono volontarie – e non obbligatorie e vengono create attraverso un processo di consenso tra esperti, imprese, istituzioni e associazioni, ma diventano obbligatorie quando sono richiamate da leggi o regolamenti. Alcuni esempi di norme UNI conosciute sono la UNI EN ISO 9001 (sistema di gestione della qualità) e la UNI 7129 (per l’installazione degli impianti a gas).

La nuova norma è entrata in vigore lo scorso 31 Ottobre 2024

Il  perimetro oggettivo

Le linee guida sono contenute nella norma Uni Iso 14009:2024 pubblicata dall’Ente di normazione italiano.

I soggetti interessati sono le Aziende che utilizzano un sistema di gestione ambientale per sviluppare e migliorare in maniera sistematica le prestazioni ambientali delle proprie attività.

GLi obiettivi

La norma, in particolare, si pone l’obiettivo di assistere le imprese “nello stabilire, documentare, implementare, mantenere e migliorare continuamente la circolazione dei materiali nella loro progettazione e sviluppo in modo sistematico”. E quindi in tutte le fasi del ciclo di vita di un prodotto, che vanno dall’estrazione delle materie prime e lavorazione dei materiali, alla produzione, distribuzione e utilizzo fino al fine vita.

Le linee guida possono essere usate anche dalle imprese che utilizzano altri sistemi di gestione per integrare le strategie aziendali sulla progettazione dei beni.

Il Consiglio di Stato si esprime sulle volumetrie delle discariche

Con una sentenza, il Consiglio di Stato si esprime sul tema delle volumetrie autorizzate per il conferimento dei rifiuti negli invasi che la compongono.

Cosa dice la sentenza

Con sentenza  n. 8144 del 11 ottobre 2024, il Consiglio stabilisce che la volumetria autorizzata di tali confingurazioni impiantistiche, deve essere calcolata al netto – e non al lordo – del materiale utilizzato per il contenimento e la copertura giornaliera dei rifiuti.

Quali sono i rifiuti inclusi?

In particolare sono unicamente solo i rifiuti stoccati nell’impianto, “ossia l’unico materiale effettivamente inquinante” – oggetto dell’attività aziendale – quelli che contribuiscono al computo dei conferimenti, a fini dello smaltimento, 

Perché una sentenza sul punto

La normativa primaria sulle discariche (segnamente l’art. 10 del c.d. “Decreto Discariche”, il D.Lgs. n. 36/2003), così come modificato a seguito del recepimento delle Direttive del “Circular Economy” del 2018, ha generato dubbi interpretativi in tal senso: con la sentenza, il CdS stabilisce che la tesi “dell’inclusione” al fine di includere nella volumetria autorizzata lo spazio destinato al materiale di contenimento, è “discutibile“.

Il fatto

Così facendo, viene confermato l’annullamento dell’atto, mediante il quale una Provincia lombarda aveva inquadrato la proposta di adeguamento di una discarica come modifica “sostanziale” (quindi necessitante di ulteriore valutazione ambientale).

Preliminarmente, la Provincia aveva – erroneamente — ritenuto che l’impianto avesse già consumato tutta la volumetria a disposizione, avendo calcolato i volumi “al lordo” – e non “al netto” – del materiale di contenimento.

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