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On Line le prime FAQ dell’Albo

Dal 23 maggio L’Albo nazionale gestori ambientali rende disponibili online le risposte alle domande più frequenti (FAQ – Frequently Asked Question) ricevute da imprese e operatori interessati.

La sezione  “L’Albo risponde  – FAQ (Frequenly Asked Question)” è organizzata per macroargomenti e sarà costantemente aggiornata con le tematiche più attuali e maggiormente richieste agli uffici.

Si tratta di un ulteriore strumento di semplificazione che si affianca ai contenuti del sito, ai video tutorial ed ai webinar formativi per agevolare imprese, enti e cittadini nella corretta interpretazione ed applicazione delle norme e delle procedure relative all’iscrizione all’Albo.

Il bilancio di sostenibilità come strumento per ridurre le garanzie finanziarie

Come noto, tra gli strumenti che l’azienda può esibire all’atto dell’iscrizione presso le categorie dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali, rientrano alcuni noti strumenti, come la Certificazione EMAS II e quella ISO 14001, inerente all’implementazione dei sistemi di gestione ambientale. “Sarebbe opportuno introdurre lo strumento del bilancio di sostenibilità fra quelli che consentono la riduzione delle prestazioni delle garanzie finanziarie per l’iscrizione alle categorie dell’Albo”, ha dichiarato Stefano Sassone, chiamato ad intervenire sul palco dell’Assemblea Nazionale dell’Albo Gestori Ambientali, in corso di svolgimento fino al 27 maggio a Milano, presso la Camera di Commercio.

Il tema

Il bilancio di sostenibilità ambientale viene definito dall’Unione europea, nel Libro verde della Commissione , risalente al 2001, come “L’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”.

Si tratta di uno strumento divenuto obbligatorio nel 2016 per le grandi Aziende, rivolto a tutti i portatori di interesse verso l’azienda, attraverso il quale viene comunicato il proprio impegno e i risultati raggiungti nell’ambito della Responsabilità d’Impresa – o Corporate Social Responsibility (CSR)[1].

Le dichiarazioni

Introdurre lo strumento del bilancio di sostenibilità.

Su questo argomento si è soffermato Stefano sassone, Direttore Tecnico di Confindustria Cisambiente, intervento presso l’Assemblea Generale dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali. “Oltre a certificazione Emas, e certificazione ISO, da prestare per poter ridurre le garanzie finanziarie utile all’iscrizione nelle categorie dell’albo, sarebbe opportuno annoverare anche il bilancio di sostenibilità, obbligatorio dal 2016 per le grandi aziende, sulla base delle indicazioni fornite dalla Comunità Europea“, ha ribadito Stefano sassone, aggiungendo inoltre che “ciò riflette una tendenza in atto sul mercato da parte tutte le aziende, sono altresì come efficace strumento di comunicazione del proprio impegno ambientale verso i portatori


[1] Vedi: dipendenti, fornitori, clienti, comunità locali, media, investitori, finanziatori, ecc… .

PNRR: al via le Green communities

Con apposito Decreto, Il Ministero per gli affari regionali ha individuato tre Green communities “pilota” che potranno essere beneficiarie dei finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). L’obiettivo è quelli giungere a trenta progetti finanziati. Vediamo i dettagli dell’investimento.

Le green communities

Obiettivo del PNRR, ovvero della linea di investimento da esso prevista è quello di favorire la nascita e la crescita di 30 Green Communities, cioè comunità locali coordinate e associate tra loro che vogliono realizzare insieme piani di sviluppo sostenibili dal punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale.

Diverse le matrici ambientali interessate.

Acqua, boschi, paesaggio costituiscono infatti le risorse che il progetto intende favorire, assicurando uno  sviluppo sostenibile e resiliente dei territori rurali e di montagna che vogliono sfruttare in modo equilibrato le ricchezze di cui dispongono.

Obiettivo operativo è quello di favorire la nascita e la crescita di comunità locali, anche coordinate e/o associate (le Green communities), dando loro supporto per l’elaborazione, il finanziamento e la realizzazione di piani di sviluppo sostenibili dal punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale.

Trenta le comunità “pilota” di cui viene prevista la creazione. Con i relativi piani, viene prevista:

  • la gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale e delle risorse idriche;
  • la produzione di energia da fonti rinnovabili locali, quali i microimpianti idroelettrici, le biomasse, il biogas, l’eolico, la cogenerazione e il biometano;
  • lo sviluppo di un turismo sostenibile;
  • la costruzione e gestione sostenibile del patrimonio edilizio e delle infrastrutture di una montagna moderna;
  • l’efficienza energetica e l’integrazione intelligente degli impianti e delle reti;
  • lo sviluppo delle attività produttive a rifiuti zero (zero waste production);
  • l’integrazione dei servizi di mobilità;
  • lo sviluppo di un modello sostenibile per le aziende agricole.

Il MITE intende realizzare modelli di Comunità locali in grado di poter sfruttare, in modo equilibrato, le risorse principali a disposizione, e realizzare un approccio innovativo, sussidiario e di scambio con le comunità urbane e metropolitane.

Il contenuto del DM

In particolare, con Dm Affari regionali 30 marzo 2022, vengono innanzitutto individuate le prime tre Green communities [1] beneficiarie ciascuna di 2 milioni di euro per sviluppare i loro progetti.

Esse verranno realizzate in tre regioni italiane (Emilia-Romagna, Piemonte, Abruzzo), e ad esse faranno seguito le 27 restanti, finanziate dal PNRR.


[1] Viene così attuata la misura 2, Componente 1, Investimento 3.2 del Piano.

Approvato il DDL “SalvaMare”

Dopo un tortuoso iter, al termine dell’esame in quarta lettura in sede redigente, presso la Commissione Ambiente del Senato è stata approvata, all’unanimità e in via definitiva, la c.d “legge SalvaMare”, recante Disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell’economia circolare.

Le obiezioni all’atto

Si tratta di un risultato frutto di percorso molto lungo, iniziato quattro anni orsono.

Gli ostacoli sono stati molteplici, ad iniziare dall’impiego dell’aggettivo “monouso” in accompagnamento al termine “plastiche”, che doveva interessare non solo quest’ultimo materiale, ma anche quelle di origine biologica.

Inoltre, vari stakeholders hanno richiesto, sempre sul punto, una parificazione di trattamento per plastica e bioplastica, accomunate da un medesimo e chiaro destino: non posso trovare come destinazione il mare.

Il contenuto della bozza

Con la bozza di DDL, il cui testo oramai è condiviso e pertanto dovrebbe giungere, con ragionevole certezza, all’approvazione senza ulteriori modifiche ed integrazioni.

Le prescrizioni

Con esso si prevede:

• una gestione semplificata dei rifiuti accidentalmente pescati, che vengono equiparati ai rifiuti delle navi;
• la possibilità di conferire i rifiuti pescati accidentalmente presso appositi impianti portuali di raccolta;
• la qualificazione, come regime giuridico, di deposito temporaneo per quanto attiene il conferimento presso suddetti impianti.

Infine, per effettuare suddetto conferimento, non sarà necessaria iscrizione alcuna all’Albo Nazionale Gestori Ambientali.

Le eliminazioni

Viene escluso l’obbligo di etichettatura, a partire dal 30 giugno 2022, per i prodotti tessili che rilasciano microfibre (una etichetta che avverte che ad ogni lavaggio si rilasciano microfibre che contribuiscono all’inquinamento da plastiche del mare).

Investimenti sostenibili 4.0: al via gli incentivi alla transizione digitale e alla sostenibilità ambientale

Al via gli incentivi disciplinati da Invitalia per la transizione digitale e alla sostenibilità ambientale. Disciplinati i termini per modalità e termini di presentazione delle domande.

Che cos’è

Si tratta della misura a sostegno di nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili. Destinatarie le micro, piccole e medie imprese su tutto il territorio nazionale.

L’obiettivo è quello di favorire la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese, al fine di superare la contrazione indotta dalla crisi pandemica e orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile.

Il perimetro oggettivo

Sono incentivabili i programmi per la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al piano nazionale Transizione 4.0[1], ed in particolare hanno priorità quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità, per i quali sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all’impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito della procedura di accesso.

Riferimenti normativi

Con decreto direttoriale MISE del 12 aprile 2022 è possibile ora presentare le domande per accedere agli incentivi per la transizione digitale e alla sostenibilità ambientale

I termini per la presentazione delle Domande

Sul sito di riferimento (cliccare qui), sarà possibile:

  • dalle ore 10.00 del 4 maggio 2022 attraverso procedura informatica, procedere alla compilazione della domanda
  • dalle ore 10.00 del 18 maggio 2022 inviare le domande compilate.

La domanda potrà essere presentata dalle ore 10.00 alle ore 17.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 18 maggio 2022.

Ciascuna impresa proponente può presentare una sola domanda di agevolazione.

Condizioni per la presentazione della domanda

È necessario:

  • essere in possesso di un’identità digitale (SPID, CNS, CIE)
  • disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
  • accedere all’Area riservata per compilare direttamente online la domanda

Maggiori informazioni

Per maggiori informazioni, si può cliccare qui:

https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/rafforziamo-le-imprese/investimenti-sostenibili-40/presenta-la-domanda

Inoltre, sI può consultare la Guida alla presentazione della domanda, cliccando qui:

https://invitaliacdn.azureedge.net/-/media/invitalia/documenti/rafforziamo-le-imprese/investimenti-sostenibili-40/invsost40manuale-utente-compilazione-domanda.pdf?la=it-it&hash=6EC273AF404B8C70E402B765206680E4147C534C


[1] V. allegato 1 del decreto ministeriale 10 febbraio 2022.