ETS: al via le nuove quote per il sistema di seconda generazione
In vista della partenza dal 2025 del sistema di scambio di quote di emissione di gas serra Ue (l’Emission trading system) per nuovi settori economici, la Commissione Ue ha rilasciato le quote a disposizione degli operatori.
Che cos’è l’ETS
L’ETS sta per Emission Trading System e in italiano si traduce come Sistema di scambio delle quote di emissione. È il principale strumento utilizzato dall’Unione Europea per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, in particolare nei settori industriali e nel comparto dell’aviazione.
Come funziona l’ETS?
Questi sono i principali tratti distintivi del Sistema.
Cap and trade
L’ETS si basa su un meccanismo chiamato “cap and trade”. Viene stabilito un tetto massimo (cap) alle emissioni totali consentite in un determinato periodo. Questo tetto viene poi diviso in un numero definito di quote di emissione (permessi).
Quote negoziabili
Ogni quota rappresenta il diritto a emettere una tonnellata di CO2. Queste quote possono essere acquistate e vendute su un mercato specifico.
Incentivo alla riduzione
Le aziende che riescono a ridurre le proprie emissioni al di sotto della quota che possiedono possono vendere le quote in eccesso, generando un profitto. Al contrario, le aziende che superano la loro quota devono acquistarne altre, sostenendo un costo aggiuntivo.
Meccanismo di mercato
Questo sistema crea un incentivo economico per le aziende a investire in tecnologie più pulite e a ridurre le proprie emissioni, poiché così facendo possono ottenere un vantaggio economico.
Obiettivi
Questi sono i principali obiettivi del Sistema.
Riduzione delle emissioni
L’obiettivo principale è ridurre in modo significativo le emissioni di gas a effetto serra, contribuendo così a mitigare i cambiamenti climatici.
Transizione verso un’economia a basse emissioni
L’ETS spinge le aziende a innovare e a adottare pratiche più sostenibili, favorendo così la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
Flessibilità
Il sistema offre una certa flessibilità alle aziende, permettendo loro di scegliere la strategia più efficace per ridurre le emissioni, in base alle loro specifiche caratteristiche e alle tecnologie disponibili.
Perché l’ETS è importante?
L’ETS rappresenta un passo fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici. Esso offre un meccanismo di mercato efficiente per ridurre le emissioni, coinvolgendo attivamente le aziende e promuovendo l’innovazione tecnologica. Inoltre, contribuisce a creare un livello di parità delle condizioni di concorrenza tra le imprese europee e a stimolare la crescita di un mercato del carbonio a livello globale.
Che cos’è ETS II
Con la riforma della direttiva 2003/87/Ce accanto al tradizionale sistema delle imprese obbligate a contenere le emissioni di gas serra, le quali pagano un prezzo per il superamento dei limiti loro assegnati, dal 2025 partono gli obblighi per altri operatori inquadrati in un sistema analogo ma completamente autonomo.
Si tratta del cosiddetto Emission trading system II (Ets II) che riguarda settori quali l’edilizia, il trasporto stradale, la piccola industria.
Dal 2025 le imprese di tali comparti dovranno disporre delle autorizzazioni alle emissioni di gas serra nell’ambito del sistema Emission trading Ue (Ets) mentre da gennaio 2027 si aprirà il mercato di scambio delle quote.
La Commissione europea stabilisce il massimo annuale di emissioni consentite alle imprese. Alle emissioni corrispondono identiche quote di emissione (1 tonnellata di CO2 equivalente = 1 quota di emissione) che sono messe a disposizione nel mercato.
Le imprese dovranno acquistare o scambiare tra loro le quote per compensare le emissioni in eccesso rispetto a quanto loro consentito. Con la decisione 29 novembre 2024, n. 2024/2951/Ue la Commissione europea ha deciso che nel 2027 il quantitativo di quote è pari a 1.036.288.784.