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Biometano, incentivi per la produzione da fanghi di depurazione

Entrerà in vigore il prossimo 28 febbraio 2025 il decreto che incentiva alcune tipologie di impianti di produzione di energia rinnovabile, inclusi quelli che creano biometano dai fanghi di depurazione acque.

Il DM Ambiente n. 457 del 30 Dicembre 2024

Inquadramento generale

Con il DM Ambiente n. 457 del 30 Dicembre 2024 (c.d. “Decreto FER X transitorio”):

  • viene introdotto un sistema di incentivi per le tecnologie rinnovabili “consolidate”[1];
  • vengono definite le modalità per godere degli incentivi diretti a particolari tipologie di impianti a fonti rinnovabili che hanno costi di generazione vicini alla “competitività di mercato”[2].

Incentivi per gli impianti

 

In particolare, viene prescritto quanto di seguito

Piccole dimensioni

Con esso, gli  impianti di piccole dimensioni (fino a 1 MW) possono accedere agli incentivi presentando una richiesta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE).

Grandi dimensioni

Con esso, gli impianti di dimensioni superiori devono partecipare a gare bandite dal GSE, con un limite massimo di potenza incentivabile per ogni sessione. Il regime di aiuti è valido fino al 31 dicembre 2025 o fino all’esaurimento della potenza elettrica incentivabile.

Inoltre, il decreto prevede incentivi per la produzione di biometano da fanghi di depurazione, promuovendo l’utilizzo di fonti rinnovabili e la valorizzazione dei rifiuti.

Tecnologie finanziate

Il Decreto va ad incentivare, oltre a fotovoltaico, eolico e idroelettrico, anche il recuper de fanghi originati da fanghi di depurazione[3].


[1] I.e.: fotovoltaico, eolico, idroelettrico e impianti di trattamento di gas residuati dai processi di depurazione.

[2] Si tratta di quegli impianti che richiedono un supporto contenuto per  il consolidamento della configurazione sul mercato di riferimento.

[3] Spiccano, in particolare, quelli dedicai alla digestione anaerobica dai fanghi prodotti in un impianto di trattamento delle acque reflue, civili e industriali.