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Con il Decreto Milleproroghe, numerosi gli interventi del governo sulle tematiche ambientali. Spicca il posticipo dell’entrata in vigore del RENTRI

Con la conversione in Legge, entrano in vigore, con modificazioni ed integrazioni, le novità, sotto il profilo ambientale, introdotte con il c.d.  “Decreto Milleproroghe”.

Che cos’è il Decreto Milleproroghe

Con la conversione nella Legge n. 15 del 2025, del DL n. 202/2024, entrano in vigore le prescrizioni contenute nel c.d. Milleproroghe.

Di cosa si tratta?

Il “Decreto Milleproroghe” è un decreto-legge emanato dal Governo italiano alla fine di ogni anno. Il suo scopo principale è quello di prorogare termini di leggi in scadenza o di intervenire su questioni urgenti che richiedono un’azione immediata.

Quali sono le novità in campo ambientale?

RENTRI

Innanzitutto, si segnala la proroga del RENTRI, per gli operatori del c.d. I° scaglione, con riferimento alle imprese di maggiori dimensioni, ed in particolare con più di 0 dipendenti.

Proroga termini per autorizzazioni e valutazioni ambientali:

Sono stati prorogati i termini per il rilascio di autorizzazioni e valutazioni ambientali strategiche (VAS) e di impatto ambientale (VIA) relative a progetti di infrastrutture e opere pubbliche, al fine di accelerare la realizzazione di interventi considerati strategici.

Posticipata la validità norme certificazione della sostenibiità  

Con il MP, viene fatta slittare la data della validità delle norme sui criteri per certificare la sostenibilità dei biocarburanti di cui al Dlgs 199/2021. Si allunga la vita di alcuni di questi biocombustibili considerati meno sostenibili.

Vengono, inoltre, create specifiche proroghe a riguardo della rendicontazione della sostenibilità: in particolare, la nuova dichiarazione “Esg” introdotta con il Dlgs 125/2024 e obbligatoria per molte imprese già a partire dal 2025.

Viene prorogato l’obbligo di incremento di energia rinnovabile

In particolare, con l’articolo 11, l’entrata in vigore dell’obbligo per le società che vendono energia termica superiore a 500 TEP annui, per incrementare l’uso di energia rinnovabile, viene posticipata al 1° gennaio 2025.

Aree protette

Sono state previste proroghe per l’attuazione di piani e programmi relativi alla gestione di aree protette e parchi nazionali.

Qualità dell’aria

Sono state introdotte misure volte a incentivare la mobilità sostenibile e a ridurre le emissioni inquinanti, con particolare riferimento alle aree urbane.

Bonifica dei siti contaminati

Con l’art. 11 viene tolto il termine ordinatorio previsto per l’adozione dei decreti ministeriali riguardanti la ricognizione e la riperimetrazione dei siti contaminati di interesse nazionale. Ed in particolare, con la conversione, vengo eliminate le aree che non soddisfano più determinati requisiti[1]. In tal senso, il termine non è più ordinatorio: in altri termini, se non scade non ci sono effetti giuridici connessi.

Calamità naturali

Con l’art. 13, il termine entro il quale, le imprese con sede legale in Italia e quelle con sede legale all’estero con una stabile organizzazione in Italia devono stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale, viene prorogato al 31 marzo 2025

Normativa antincendio

Il termine per l’adeguamento alle normative antincendio è stato prorogato al 31 dicembre 2027 per le scuole e al 31 dicembre 2025 per le attività turistico-ricettive.


[1] ex art. 252, c. 2, D.Lgs. n. 152/2006