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Incentivi per la sostenibilità nel tessile “Made in Italy”: scadenza fissata al 3 giugno 2025

Il settore tessile, della moda, del calzaturiero e della pelletteria (TMCF) rappresenta un pilastro fondamentale del “Made in Italy”, ma si confronta oggi con la pressante necessità di una profonda trasformazione verso modelli produttivi più sostenibili e circolari.

La transizione ecologica nel settore tessile, moda, calzature e pelletteria

Il settore tessile, della moda, del calzaturiero e della pelletteria (TMCF) rappresenta un pilastro fondamentale del “Made in Italy”, ma si confronta oggi con la pressante necessità di una profonda trasformazione verso modelli produttivi più sostenibili e circolari. Questa esigenza è dettata sia dalle crescenti preoccupazioni ambientali legate all’impatto del settore, sia da un quadro normativo europeo e nazionale sempre più stringente (si pensi alla Strategia UE per il Tessile Sostenibile e all’imminente introduzione dell’EPR). In questo contesto, si collocano le misure di supporto pubblico volte ad accompagnare le imprese, specialmente le piccole e medie (PMI), in questo percorso di transizione ecologica.

L’iniziativa di sostegno: caratteristiche generali degli incentivi

L’articolo in esame evidenzia una specifica opportunità di finanziamento, segnalando l’esistenza di incentivi governativi per progetti di sostenibilità nel settore TMCF. Questo tipo di misura si configura tipicamente come un’agevolazione fiscale (credito d’imposta) o un contributo diretto (a fondo perduto o in conto impianti) gestito da un’amministrazione centrale, verosimilmente il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), magari utilizzando risorse dedicate da fondi nazionali o europei.

Ambiti di intervento: investimenti ammissibili per la sostenibilità

L’obiettivo primario di tali incentivi è stimolare gli investimenti aziendali in aree chiave per la sostenibilità e la circolarità. Le spese ammissibili coprono generalmente un ventaglio di interventi, quali: l’implementazione di pratiche di eco-design; l’utilizzo di materiali innovativi e riciclati; l’adozione di innovazioni di processo per l’efficienza energetica/idrica, la riduzione dell’impatto chimico o il riciclo avanzato; l’implementazione di sistemi di tracciabilità e trasparenza; e l’ottenimento di certificazioni ambientali riconosciute.

Beneficiari e scadenze: chi può accedere e termine per le domande (3 giugno 2025)

I beneficiari di queste misure sono solitamente le imprese attive nei settori tessile, abbigliamento, calzaturiero e pelletteria, con un’attenzione particolare alle PMI. La scadenza del 3 giugno 2025 rappresenta un termine perentorio entro cui le imprese interessate devono completare e inoltrare la propria candidatura, solitamente attraverso una piattaforma telematica dedicata. È cruciale verificare i dettagli specifici del bando per requisiti, entità dell’agevolazione e modalità di rendicontazione.

Finalità strategiche: competitività, circolarità e innovazione nel “Made in Italy”

Questi incentivi si inseriscono in una strategia più ampia volta a rafforzare la competitività del “Made in Italy” in chiave sostenibile, a promuovere l’adozione di modelli di business circolari, a stimolare l’innovazione tecnologica e a preparare il tessuto produttivo alle sfide e alle opportunità derivanti dalla transizione ecologica e dalle nuove normative ambientali.