Dalla legge di bilancio novità fiscali su smaltimento e incenerimento
Con la “Finanziaria” 2025 nuovi carichi fiscali a danno dei Destinatari che svolgono attività di smaltimento e incenerimento. Previsto l’aumento dell’IVA per le prestazioni di smaltimento dei rifiuti in tali impianti.
Le novità della “Legge di Bilancio 2025” che riguarda la chiusura del ciclo di vita dei rifiuti
Con la Finanziaria 2025 sono fissati carichi fiscali a danno dei Destinatari che svolgono attività di smaltimento e incenerimento; ed in particolare essi consistono in un aumento dell’IVA per le prestazioni di smaltimento dei rifiuti in tali impianti.
Cos’è l’IVA
L’IVA è l’acronimo di Imposta sul Valore Aggiunto. È un’imposta indiretta che si applica sulla maggior parte dei beni e servizi che acquistiamo quotidianamente in Italia e negli altri paesi dell’Unione Europea.
In pratica, ogni volta che compri qualcosa, una parte del prezzo che paghi va allo Stato sotto forma di IVA.
Perché si paga
Si tratta di una delle principali fonti di entrate per lo Stato.
Il gettito, così costituito trova impiego primariamente per la realizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica (es.: gestione dei rifiuti, sanità, istruzione, ecc).
Essa viene applicata nelle realizzazione di talune attività economiche, con paarticolare riferimento alla produzione e alla distribuzione di un bene o servizio. Essa viene applicata in occasione di ogni passaggio di un output (=il risultato di un processo di produzione, che consiste in un bene oppure in un servizio), da un operatore economico all’altro (ad esempio, dal produttore al grossista, dal grossista al dettagliante
Da ultimo, il consumatore finale paga l’IVA “complessiva” in qualità di utente finale dello stesso, mentre l’operatore economico lungo la filiera della distribuzione ha il compito di versare, nei confronti dell’agente della riscossione (i.e.: l’Agenzia delle entrate), unicamente la differenza tra l’IVA incassata e quella pagata sugli acquisti.
Le “aliquote” IVA possono essere diverse.
Es.: “ordinaria”, pari al 22%; “ridotta”, pari al 10% e al 5% (es.: per beni e servizi considerati essenziali, come alcuni alimentari, farmaci, ecc.); “minima”, pari al 4% (es.: per alcuni beni di prima necessità)
L’aumento dell’IVA relativa ai rifiuti conferiti in discariche ed inceneritori
Per quanto irrguarda il mondo dei rifiuti, con la Legge in esame (n. 207 del 30 dicembre 2024), viene previsto un l’aumento dell’imposta, relativamente alle operazioni di smaltimento rifiuti in discarica o tramite incenerimento.
Intervendo sul TUIR (Testo unico dell’Iva,il Decreto del Presidente della Repubblica, n. 633/1972), si innalza al 22% l’aliquota dell’imposta — attualmente del 10% — per le prestazioni di smaltimento dei rifiuti in discarica o per l’incenerimento senza recupero efficiente di energia.
Invece resta ferma l’aliquota Iva del 10% per le altre operazioni di trattamento dei rifiuti urbani e speciali nonché per le attività di gestione di impianti di fognatura e depurazione.
Le altre novtà
Il Governo interviene anche su altri temi connessi con la gestione dei rifiuti, in maniera diretta e/o indiretta.
Proroga per la gestione agevolata delle macerie
Il regime di gestione agevolata degli inerti costituenti macerie del sisma – che ha colpito la parte centrale del nostro Paese nel 2016 – viene prorogato fino al termine di quest’anno, in deroga alle prescrizioni di cui alla parte IV del D.Lgs. n. 152/2016.
Trasformazione di fibre tessili di origine naturale e provenienti da processi di riciclo: rifinanziato il fondo
Il fondo relativo alla promozione e al sostegno degli investimenti relativi alla ricerca, la sperimentazione, la certificazione e l’innovazione dei processi di produzione nella filiera primaria di trasformazione di fibre tessili di origine naturale e provenienti da processi di riciclo viene rifinanziato.
L’importo è pari a 2,5 milioni euro per il 2025, 7,5 milioni per il 2026, e 5,5 milioni per il 2027
Creato il fondo per l’economia del mare
Con la “Finanziaria 2025” viene infine creato un fondo dedicato alla promozione e crescita blu sostenibili (valorizzazione di mari, oceani, biodiversità e dell’uso delle risorse marine).
L‘importo è pari a 3 milioni di euro, e di 5 milioni dal 2026.