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Modifiche ai requisiti di iscrizione all’albo gestori ambientali per la raccolta e trasporto di capsule esauste: analisi della Deliberazione n. 3/2025

Con la Deliberazione n. 3 del 14 aprile 2025, il Comitato Nazionale dell’Albo Gestori Ambientali ha ridotto le dotazioni minime di personale e veicoli per l’iscrizione delle imprese dedite alla raccolta e trasporto di capsule esauste di caffè/infusi (identificate convenzionalmente con codice EER 20 01 99). Tale modifica allinea i requisiti a quelli già previsti per specifiche raccolte differenziate (Tabella D2, Del. 5/2016), facilitando la gestione di questo crescente flusso di rifiuti, in attesa di pubblicazione in GURI.

Introduzione: quadro normativo dell’Albo Gestori Ambientali e requisiti di iscrizione

L’Albo Nazionale Gestori Ambientali, disciplinato dal Decreto Ministeriale 3 giugno 2014, n. 120, rappresenta lo strumento attraverso cui lo Stato qualifica e abilita le imprese che svolgono attività di gestione dei rifiuti, bonifica di siti inquinati e bonifica di beni contenenti amianto. L’iscrizione all’Albo è subordinata al possesso di specifici requisiti soggettivi, tecnici ed economici, differenziati per categoria e classe di attività. In particolare, per le attività di raccolta e trasporto di rifiuti urbani (generalmente ricadenti nella Categoria 1), le imprese devono dimostrare la disponibilità di dotazioni minime di personale qualificato e di veicoli idonei, come stabilito dalla Deliberazione del Comitato Nazionale n. 5 del 3 novembre 2016. Recentemente, il Comitato Nazionale è intervenuto con una modifica puntuale a tale quadro, introducendo specifiche agevolazioni per la gestione di un flusso di rifiuti di crescente rilevanza: le capsule esauste.

Riduzione delle dotazioni minime per la raccolta e trasporto di capsule esauste (Deliberazione n. 3/2025)

La Deliberazione del Comitato Nazionale dell’Albo n. 3 del 14 aprile 2025 introduce una significativa novità per le imprese che intendono svolgere, o già svolgono, l’attività di raccolta e trasporto dei rifiuti costituiti specificamente da capsule di caffè o altri infusi giunte a fine vita. Il provvedimento stabilisce un “abbassamento”, ovvero una riduzione, delle dotazioni minime obbligatorie di personale e veicoli richieste ai fini dell’iscrizione all’Albo per questa specifica tipologia di attività. Sebbene tali rifiuti siano classificati come urbani e, in questo contesto, identificati con il codice EER 20 01 99 (“Frazioni raccolte separatamente non specificate altrimenti”), la Deliberazione riconosce la specificità del flusso e interviene modificando i requisiti stabiliti in via generale dalla precedente Deliberazione n. 5/2016.

Equiparazione alle dotazioni previste per specifiche raccolte differenziate

Il nucleo della modifica consiste nell’equiparare i requisiti minimi per la gestione delle capsule esauste a quelli, meno stringenti, già previsti per le imprese che svolgono esclusivamente attività di raccolta differenziata e trasporto di alcune tipologie particolari di rifiuti urbani. La Deliberazione n. 3/2025 consente infatti alle imprese che raccolgono e trasportano capsule esauste di avvalersi delle dotazioni minime specificate nella Tabella D2 dell’Allegato D alla Deliberazione n. 5/2016. Questo regime semplificato era originariamente riservato a flussi specifici come i rifiuti tessili, le pile e accumulatori esausti, i farmaci scaduti e pochi altri. L’applicazione di queste dotazioni (Tabella D2), che sono quantitativamente inferiori rispetto a quelle standard richieste per l’attività generale di raccolta e trasporto di rifiuti urbani (previste nella Tabella D1 della medesima Deliberazione 5/2016), rende meno oneroso l’accesso all’iscrizione per gli operatori specializzati in questo segmento.

Motivazioni e impatto della nuova disciplina

La ratio sottesa a questa modifica normativa, come esplicitato dalla stessa Deliberazione, risiede nella constatazione della “sempre maggior diffusione sul mercato” delle capsule monouso per bevande e nella conseguente “necessità di intercettare la relativa frazione esausta” per avviarla a corrette pratiche di gestione post-consumo, in linea con i principi dell’economia circolare. Riducendo i requisiti patrimoniali e organizzativi minimi, il Comitato Nazionale mira a facilitare l’iscrizione all’Albo di un numero maggiore di operatori specializzati nella raccolta capillare di questo specifico rifiuto, incentivandone così l’inserimento nei circuiti organizzati di raccolta differenziata e il successivo avvio a recupero. È importante sottolineare che l’efficacia di questa nuova disciplina è subordinata alla pubblicazione della Deliberazione n. 3/2025 sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (GURI).