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Net-Zero Industry Act: partito il sostegno alla produzione UE di tecnologie a zero emissioni nette

Lo scorso giovedì 25 Aprile il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva la legge sull’industria a zero emissioni nette per rafforzare la produzione delle tecnologie necessarie per la decarbonizzazione.

Temi ed obiettivi

Con la Direttiva si intende sostenere la produzione di tecnologie necessarie per gli obiettivi UE in materia di clima ed energia, con l’obiettivo di rendere il mercato interno europeo adatto alla decarbonizzazione industriale. Inoltre, vengono introdotte procedure di autorizzazione più rapide e creazione di zone industriali a zero emissioni nette e nuovi criteri per gli appalti pubblici e le aste per le fonti energetiche rinnovabili.

Il Parlamento ha dato il via libera finale al regolamento con 361 voti favorevoli, 121 contrari e 45 astensioni.

Tale atto nasce in relazione all’esigenza di una notevole quantità di tecnologie energetiche pulite per sostenere il conseguimento degli obiettivi climatici dell’Europa per il 2030 e il 2050. Infatti, la UE importa in gran parte queste tecnologie e molti paesi terzi hanno intensificato gli sforzi per espandere la loro capacità di produzione di energia pulita.

Le principali prescrizioni

La “legge sull’industria a zero emissioni nette” (in inglese Net-Zero Industry Act), già concordata informalmente con il Consiglio, fissa per l’Europa l’obiettivo di produrre il 40% del suo fabbisogno annuo di tecnologie a zero emissioni nette entro il 2030, sulla base di piani nazionali per l’energia e il clima (PNEC), e di raggiungere il 15% del valore del mercato globale per tali tecnologie.

Le tecnologie che saranno sostenute comprendono tutte le tecnologie rinnovabili, il nucleare, la decarbonizzazione industriale, la rete, le tecnologie di stoccaggio dell’energia e le biotecnologie. La legge semplificherà la procedura di autorizzazione, fissando scadenze massime per l’autorizzazione dei progetti in funzione della loro portata e dei loro risultati.

L’accordo prevede la creazione di “Zone di accelerazione a zero emissioni nette”, che beneficeranno di un processo di autorizzazione veloce, delegando agli Stati membri parte della raccolta di informazioni per le valutazioni ambientali.

Criteri di sostenibilità e resilienza

I piani nazionali di sostegno volti a far sì che le famiglie e i consumatori passino più rapidamente a tecnologie come i pannelli solari e le pompe di calore dovranno tenere conto dei criteri di sostenibilità e resilienza. Anche le procedure di appalto pubblico e le aste per la diffusione di fonti di energia rinnovabili dovranno soddisfare tali criteri, anche se a condizioni che saranno definite più tardi dalla Commissione. Queste tecnologie, per beneficiare delle nuove procedure, dovranno garantire un minimo del 30% del volume messo all’asta ogni anno nello Stato membro o, in alternativa, un massimo di sei gigawatt messi all’asta ogni anno e per paese.

La legislazione è considerata come un passo verso un fondo di sovranità europea e dovrebbe aumentare i finanziamenti provenienti dalle entrate del sistema nazionale di scambio delle quote di emissione (ETS) e quelli necessari per la maggior parte dei progetti strategici inclusi nella piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (STEP).

I prossimi passaggi 

La legislazione ora dovrà essere formalmente adottata dal Consiglio per diventare legge.

Net Zero Act: la Commissione propone una decarbonizzazione spinta per l’economia comunitaria

Rilasciata dalla Commissione europea la proposta per una decarbonizzazione dei processi economici. Si tratta di una proposta di regolamento finalizzata alla creazione di un quadro giuridico atto a rafforzare la capacità produttiva di tecnologie a emissioni zero nell’Unione, e sostenere gli obiettivi di decarbonizzazione dell’Unione per il 2030, garantendo la sicurezza dell’approvvigionamento di tali tecnologie per salvaguardare la resilienza del sistema energetico dell’Unione.

Il contesto del Net Zero Act

Realizzare una transizione verso un’economia ad impatto climatico zero

Alla base della proposta, la Commissione richiama la necessità di una transizione verso un’economia climaticamente neutra e pulita e la corrispondente revisione del nostro sistema energetico.

Infatti si presentano opportunità significative in termini di sviluppo dei settori tecnologici net-zero e creazione di posti di lavoro di qualità e crescita.

In particolare, viene evidenziato come il mercato globale delle principali tecnologie net-zero prodotte in serie è destinato a triplicare entro il 2030, con un valore annuo di circa 600 miliardi di euro.

Tali sviluppi vengono altresì guidati da considerazioni sulla sicurezza dell’approvvigionamento: la resilienza dei futuri sistemi energetici sarà misurata in particolare da un accesso sicuro alle tecnologie che alimenteranno tali sistemi (turbine eoliche, elettrolizzatori, batterie, fotovoltaico solare, pompe di calore e altro).

A sua volta, un approvvigionamento energetico sicuro sarà essenziale per garantire una crescita economica sostenibile e, in definitiva, l’ordine pubblico e la sicurezza.

In tale contesto, la comunicazione della Commissione sul piano industriale del Green Deal del 1° febbraio 2023 ha presentato un piano globale per rafforzare la competitività dell’industria europea a zero emissioni e sostenere la rapida transizione verso la neutralità climatica. Il piano si articola intorno ai seguenti quattro pilastri:

  • un contesto normativo prevedibile e semplificato;
  • accesso più rapido ai finanziamenti;
  • migliorare le competenze
  • aprire il commercio per catene di approvvigionamento resilienti.

Il Net-Zero Industry Act fa parte delle azioni annunciate in tale contesto, volte a semplificare il quadro normativo e a migliorare il contesto di investimento per la capacità produttiva dell’Unione di tecnologie che sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica dell’Unione e garantire che la nostra decarbonizzazione il sistema energetico è resiliente contribuendo nel contempo a ridurre l’inquinamento, a vantaggio della salute pubblica e del benessere ambientale planetario.

Alcuni dati

La Comunità segnala queste evidenze:

  • La produzione globale di veicoli elettrici aumenterà di 15 volte entro il 2050, mentre la diffusione delle energie rinnovabili quasi quadruplicherà;
  • la diffusione delle pompe di calore aumenterà di oltre sei volte entro il 2050 rispetto a oggi e la produzione di idrogeno da elettrolisi o idrogeno a base di gas naturale con cattura e stoccaggio del carbonio raggiungerà 450 Mt nel 2050;
  • ciò si tradurrà in investimenti di produzione cumulativi globali di USD 1,2 trilioni necessari per portare una capacità sufficiente in linea con gli obiettivi globali del 2030;
  • la Cina rappresenta il 90% degli investimenti in impianti di produzione.

L’Europa è attualmente un importatore netto di tecnologie energetiche a zero emissioni, con circa un quarto delle auto elettriche e delle batterie, e quasi tutti i moduli solari fotovoltaici e le celle a combustibile importati, principalmente dalla Cina. Per le tecnologie solari fotovoltaiche e i loro componenti, questa dipendenza supera il 90% dei prodotti in alcuni segmenti a monte della catena del valore, come lingotti e wafer.

Obiettivi del Net Zero Act

Il Net Zero Act mira a:

  • migliorare la certezza e la capacità di investimento attraverso la definizione di obiettivi chiari e meccanismi di monitoraggio;
  • ridurre gli oneri amministrativi per lo sviluppo di progetti industriali strategici a zero emissioni, anche attraverso lo snellimento dei requisiti amministrativi e la facilitazione delle autorizzazioni, la creazione di sandbox regolamentari e la garanzia di accesso alle informazioni;
  • facilitare l’accesso ai mercati con misure specifiche relative alla domanda pubblica attraverso procedure di appalto pubblico e aste, nonché attraverso programmi di sostegno alla domanda privata da parte dei consumatori;
  • facilitare e rendere possibili i progetti di cattura e stoccaggio del carbonio, anche aumentando la disponibilità di siti di stoccaggio del CO2; 
  • sostenere l’innovazione, anche attraverso sandbox regolamentari;
  • migliorare le competenze per le tecnologie a zero emissioni;
  • coordinare i partenariati internazionali.

In particolare, le c.d. “tecnologie net zero strategiche”, di cui all’allegato I del regolamento, verranno attribuite corsie preferenziali (in termini di autorizzazioni e accesso ai finanziamenti previste dal Regolamento), più ampie rispetto alle tecnologie net zero indicate nell’articolo 2 (definizioni). Si fa riferimento a:

  • Tecnologie solari fotovoltaiche e solari termiche;
  • tecnologie rinnovabili eoliche onshore e offshore;
  • tecnologie a batteria e di accumulo;
  • pompe di calore e tecnologie geotermiche;
  • elettrolizzatori e celle a combustibile;
  • tecnologie sostenibili per il biogas/biometano;
  • tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS);
  • tecnologie di rete.

Per maggiori informazioni

E’ possibile consultare il Regolamento al seguente link:

https://single-market-economy.ec.europa.eu/system/files/2023-03/COM_2023_161_1_EN_ACT_part1_v9.pdf.

Allegato: 

https://single-market-economy.ec.europa.eu/system/files/2023-03/COM_2023_161_1_EN_annexe_proposition_part1_v7.pdf