Siglato il manifesto delle bioenergie: obiettivo, raggiungere tutti gli obiettivi del Green new deal
Elettricità Futura, Aiel, Anpeb, Assitol, Assoebios, Assograssi, Confagricoltura, Cib, distretto produttivo La nuova Energia, Ebs, Fiper e Itabia: sono le associazioni firmatarie del manifesto delle Bioenergie, siglato presso la recente fiera di Ecomondo Key Energy lo scorso 29 ottobre.
Obiettivo dell’iniziativa
Le associazioni si pongono l’obiettivo dell’iniziativa di presentare al nostro esecutivo un insieme di proposte efficaci utili a rilanciare un comparto ritenuto, a ragion veduta, fondamentale per:
- decarbonizzare l’economia
- contrastare gli effetti negativi dovuto all’incremento dei prezzi delle materie prime energetiche.
Le bionergie alleate per la decarbonizzazione
In tale contesto le bioenergie devono ambire a rappresentare una fonte di energia rinnovabile, programmabile, capace di provvedere alla copertura del baseload con combustibili stoccabili e reperibili localmente.
A questi vantaggi si aggiungono rilevanti benefici di natura sociale ed economica, per un settore che sarebbe in grado di assorbire circa 44 mila occupati in Italia, di contribuire all’economia circolare e di abilitare nuovi modelli di generazione distribuita come le comunità energetiche.
Il contributo delle bioenergie al Green deal è rilevante: “Rappresentano un imprescindibile alleato per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione previsti al 2030 e al 2050 e per massimizzare i benefici della transizione ecologica. La bioenergia può infatti espletare il suo contributo sia nel settore elettrico, che in quello termico e nei trasporti, provvedendo circa il 50% dell’apporto rinnovabile necessario alla copertura dei consumi finali”, viene sottolineato nel documento.
Le proposte
I firmatari del protocollo ribadiscono che il nostro Paese dovrebbe:
- essere protagonista nella diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico;
- valorizzare le risorse rinnovabili, “anche al fine di contenere l’impatto sulle bollette delle oscillazioni dei mercati energetici, come quelle di recente registrate”.
In ottica di neutralità tecnologica, l’Italia dovrebbe incrementare tale diversificazione.
Nel dettaglio, con l’azione comune, si intende promuovere una gestione efficiente del parco bioenergetico italiano e stimolare l’applicazione di soluzioni innovative, realizzando:
- la valorizzazione delle filiere locali;
- un adeguamento del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 (PNIEC) agli obiettivi fissati con il Green deal, nell’ottica di un rafforzamento del ruolo della biomassa;
- una prospettiva di medio termine per gli investitori;
- una conservazione del parco installato, preservando e incrementando il suo valore;
- una stabilizzazione il mercato dei bioliquidi e dei biocarburanti double counting e avanzati;
- il riconoscimento del ruolo degli impianti a servizio di realtà manifatturiere.
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